Viva Amatrice e l’Amatriciana che il funesto terremoto nel Lazio di magnitudo 6.0 del 24.08.2016 ha strappato alla comunità locale e a noi tutti.
Alle ore 3,36 di quel maledetto giorno, si sono prodotti dolori atroci e danni ingenti, non misurabili.
In un attimo tutto è cambiato, si sono perduti parenti e concittadini, affetti profondi e legami di parentela e di amicizia, oltre che alla maggior parte del prezioso Borgo e delle 69 frazioni.
Pochi secondi e il mondo dei nostri Amici Amatriciani è stato stravolto, per sempre!
Lo spirito di conservazione e di ripresa però, da subito, è prevalso (su tutto)!
Si deve recuperare prestissimo il Borgo, la serenità, l’amore per la Terra delle proprie origini, con il moltissimo impegno di tutti.
Anche questo certamente è scritto nel destino di Amatrice, città orgogliosa e forte.
Memoriale di Amatrice: i cittadini
Sì, perché donne e uomini del territorio, nonostante tutto, sono caparbi e determinati e presto torneranno protagonisti dell’accoglienza e del buon vivere, confortati dalle loro ricchezze naturalistiche, storiche culturali e dalla forza straordinaria delle tipicità.
Donne e uomini amatriciani sono operosi per indole, innamoratissimi del loro Antico Borgo e della Torre civica con l’orologio, sempre pronti e disponibili verso visitatori e turisti, per accoglierli e diventarne amici.
L’ennesima grande disgrazia deve servire da monito ai governanti poco attenti per scongiurare questi grandissimi e dolorosissimi eventi.
L’augurio che in loro nome e memoria e per un’adeguata riconoscenza verso chi si è sacrificato, provveda quanto prima a mettere in sicurezza l’immenso patrimonio italiano, immobiliare e culturale pubblico e privato.